File:Campionario Anticrittogamici - Casale Monferrato, fratelli Ottavi, 1919 - 1930 - Museo Michelangelo, Caserta.jpg
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DescriptionCampionario Anticrittogamici - Casale Monferrato, fratelli Ottavi, 1919 - 1930 - Museo Michelangelo, Caserta.jpg |
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta
luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di scienze pure firma: fratelli Ottavi, Casale Monferrato (attribuito) data: 1919 - 1930 - analisi storico-scientifica La polvere Caffaro è anticrittogamico contenente ossicloruro tetraramico e calcio, usato contro l’oidio e la peronospora. Fu proposta nel 1911 da Giovanni Morselli, direttore generale della Carlo Erba di Milano e consigliere delegato della Caffaro di Brescia, che la mise in produzione. La polvere "Vittoria” fu proposta dalla Ottavi probabilmente intorno al 1917 stando al riquadro pubblicato nel 1919 che cita (Giornale vinicolo italiano, a. 45, n. 6, 9 febbraio 1919, retrocopertina). La prima descrizione è già del dicembre 1918 (cfr. A. Mazzotta, Esperienze di trattamenti pulvurulenti contro la peronospora della vite, Giornale vinicolo italiano, a. 44, n. 48, 1 dicembre 1918, p. 450). Lo stile grafico delle etichette e dei caratteri utilizzati suggeriscono possa trattarsi di campioni commercializzati prima dell'avanzare del gusto grafico proprio del Regime Fascista. dimensioni (ampolla): unità (mm) altezza 126 - larghezza 45 - lunghezza 45 materia e tecnica (ampolla): vetro, carta Oggetto: collezione di campioni di anticrittogamici chimica inorganica, fitochimica, anticrittogamici Le polveri anticrittogamiche di polvere Vittoria, solfato di rame, povere Caffaro e zolfo ramato sono contenute in ampolle in vetro, di forma cilindrica concluse da una calotta emisferica all’estremità superiore. L’altra estremità è sagomata a stelo troncoconico. Un tappo in vetro con bordo cilindrico penetra nello stelo. La chiusura ermetica è garantita da uno strato di collante verniciato nero che ricopre lo stelo e il tappo. Lo zolfo ramato è un fungicida in polvere secca a base di zolfo e rame ossicloruro usato per la vite da tavola e da vino, le drupacee (pesco, albicocco, ciliegio e susino), per le pomacee (ma esclusivamente in pre-fioritura- pomacee in pieno campo (melo, pero, cotogno, nespolo), le solanacee (pomodoro, melanzana) in pieno campo e in serra. Fu usato dai primi degli anni 1880. Il solfato di rame pentaidrato è un anticrittogamico che agisce come biocida di funghi, batteri e alghe. Fu usato in agricoltura, specie contro la peronospora della vite. Nel 1883 Pierre Marie Alexis Millardet inventò la "Poltiglia bordolese”, una miscela di solfato di rame diluito in acqua. La polvere Caffaro è anticrittogamico contenente ossicloruro tetraramico e calcio, usato contro l’oidio e la peronospora. Fu proposta nel 1911 da Giovanni Morselli, direttore generale della Carlo Erba di Milano e consigliere delegato della Caffaro di Brescia, che la mise in produzione. La polvere “Vittoria” fu proposta dalla Ottavi probabilmente intorno al 1917 stando al riquadro pubblicato nel 1919 che cita (Giornale vinicolo italiano, a. 45, n. 6, 9 febbraio 1919, retrocopertina. La prima descrizione è già del dicembre 1918 (cfr. A. Mazzotta, Esperienze di trattamenti pulvurulenti contro la peronospora della vite, Giornale vinicolo italiano, a. 44, n. 48, 1 dicembre 1918, p. 450). E’ una miscela di zolfo, di percentuali variabili di solfato di rame (3-5-8-10%) e di una materia inerte, molto adesiva e leggera tanto da permettere l'uniforme ripartizione della miscela e d'innalzare il coefficiente di aderenza. funzione: sussidio alla didattica dell'agricoltura, campione dimostrativo per combattere le crittogame delle piante da frutto modalità d'uso: sperimentazione agraria. Le polveri erano disciolte in acqua per formare una poltiglia applicata alle foglie della pianta a spruzzo. |
Date | |
Source | Own work |
Author | MuMiCaserta |
Camera location | 41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E | View this and other nearby images on: OpenStreetMap | 41.079081; 14.342465 |
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Non è provata da documenti la provenienza originaria del campionario di anticrittogamici dal Regio Istituto Tecnico "Garibaldi". I beni del "Garibaldi" alla soppressione furono ceduti al "Terra di Lavoro" nel 1938. L'ipotesi della provenienza del "Garibaldi" resta decisamente più probabile rispetto alla provenienza dall'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro" che non ereditò la tradizione agraria, presente nel "Garibaldi". L'Istituto Tecnico Statale "Buonarroti" nacque nel 1963 come Istituto Tecnico per Geometri "Buonarroti" per gemmazione dall'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro" (sorto nel 1914). I beni originari del "Buonarroti" furono ceduti dal "Terra di Lavoro".
P. Di Lorenzo, La sezione di scienze pure del Museo Michelangelo: strumenti, costruttori e dubbi catalografici, «Rivista di Terra di Lavoro», anno 15, n. 2, 2020, pp. 202 - 257.
P. Di Lorenzo, Guida al Museo Michelangelo di Caserta, San Felice a Cancello, 2015.
https://www.academia.edu/12547346/Guida_al_Museo_Michelangelo_Caserta
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Camera manufacturer | NIKON |
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Camera model | COOLPIX P500 |
Exposure time | 1/30 sec (0.033333333333333) |
F-number | f/3.5 |
ISO speed rating | 200 |
Date and time of data generation | 09:01, 8 April 2015 |
Lens focal length | 4.5 mm |
Orientation | Normal |
Horizontal resolution | 72 dpi |
Vertical resolution | 72 dpi |
Software used | GIMP 2.6.11 |
File change date and time | 19:32, 22 March 2020 |
Y and C positioning | Co-sited |
Exposure Program | Normal program |
Exif version | 2.3 |
Date and time of digitizing | 09:01, 8 April 2015 |
Meaning of each component |
|
Image compression mode | 4 |
APEX exposure bias | 0 |
Maximum land aperture | 3.5 APEX (f/3.36) |
Metering mode | Pattern |
Light source | Unknown |
Flash | Flash fired, auto mode |
Supported Flashpix version | 1 |
Color space | sRGB |
File source | Digital still camera |
Scene type | A directly photographed image |
Custom image processing | Normal process |
Exposure mode | Auto exposure |
White balance | Auto white balance |
Digital zoom ratio | 0 |
Focal length in 35 mm film | 25 mm |
Scene capture type | Standard |
Scene control | Low gain up |
Contrast | Normal |
Saturation | Normal |
Sharpness | Normal |
Subject distance range | Unknown |