Italiano: Questo affresco romano, di ben 15 ritratti diversi, ricopriva il soffitto del cosiddetto palazzo imperiale di Crispo, sito a Treviri, in Germania. La ricostruzione dell’affresco, iniziata nel XX secolo e terminata nel 1980, è stata operata sulla base di circa 30.000 frammenti; l’edificio romano del IV secolo infatti fu distrutto, per lasciare spazio alla costruzione della Cattedrale di Treviri. L’enorme opera ricostruita, è oggi esposta nel Museo Episcopale di Treviri. Nonostante la progressiva affermazione del Cristianesimo nell’impero romano del IV secolo, l’affresco del soffitto di Treviri presenta immagini sicuramente pagane: vi si riconoscono infatti eroti, Amore e Psiche, mentre le figure maschili potrebbero essere dei filosofi; temi che ricollegano l’opera al romanzo di Lucio Apuleio “METAMORPHOSES”. Trovandosi nel Palazzo di Crispo, è probabile che questo affresco rappresenti membri della dinastia costantiniana, al comando dell’impero romano dal 284 al 363 d.C. Crispo era infatti figlio di Costantino I e della prima moglie, Minervina, e fu fatto uccidere perché accusato di adulterio con Fausta, seconda moglie di suo padre e Augusta dell’impero romano; il volto abraso sarebbe proprio quello di Crispo, colpito da damnatio memoriæ. La figura centrale, a differenza delle altre, si distingue per un’acconciatura imperiale, che ricorda quella di un busto di Fausta stessa ad Arles. Potrebbe anche trattarsi di Elena, madre di Costantino I e Augusta dell’impero romano, la cui importanza a corte crebbe proprio nel periodo di fattura dell’affresco. Infine potrebbe trattarsi di un’altra Elena, moglie di Crispo. Capostipite della dinastia fu Costanzo Cloro, padre di Costantino I, ma la Historia Augusta narra che la gens risale all’imperatore Claudio II il Gotico. Membri della dinastia furono anche Costantino II, Costanzo II, Costante I, figli di Costantino I, e Giuliano suo nipote, altrettanti Augusti dell’impero romano.