Identifier: vitedepieccell001vasa (find matches)
Title: Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti
Year: 1767 (1760s)
Authors: Vasari, Giorgio, 1511-1574 Coltellini, Marco, 1719-1777 printer Stecchi, Giovanni Batista, printer Pagani, Antonio Giuseppe, printer Masi, Tommaso, publisher
Subjects: Artists Art, Italian Art, Renaissance
Publisher: Livorno : Per Marco Coltellini Firenze : Per lo Stecchi e Pagani
Contributing Library: Brandeis University Libraries
Digitizing Sponsor: Boston Library Consortium Member Libraries

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el tempo, che fuf-fono in Europa, non fi fece alcuna cofa d importanza, alla quale non interveniffòno, come , oltre a quelle che dette fifono, in molte Ifcrizioni fi può vedere. E poiché con loc-,» cafione di quelli due fcultori, ed architetti fi è delle cofe di Pifa ragionato, non tacerò, che in fu le fcalee di verfo loSpedale Nuovo, intorno alla bafe, che foftiene un leone, edil vafo, che è fopra la colonna di porfido, fono quelle parole:Dd talento di Òtte fio e 7 talento, che Ce/are Imperatore diede a Pi- Ce/are inrifa, fa, coti lo quale fi mlfurava lo cenfo^ che a luì era dato:lo quale è edificato (opra quefìct colonna \ e Leone, nel tempodì Giovanni Roffò operajo dell opera di S. Maria Maggioredi Pifa A. D. mcccxui. Indizione fecunda di Marfo. VITA( 1 ) // Cammeo Carlo Celano nelle notizie di Napoli a e. 77. dellaprima gìemata dice, che anche la Cattedrale di Napoli fu edificata d#Carlo I. col difegns di Niccolò Pifano architetto Fiorentino* Nota dellEdiz. di Roma.
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c>8iVITA DI ANDREA TAFI PITTORE FIORENTINO. SIccome recarono non piccola maraviglia le cofe dì Ci-mabue ( avendo egli dato all arte della pittura mi-glior difegno, e forma ) agli uomini di que tempi avvezzi.a non veder fé non cofe fatte alla maniera Greca ; così1 opere di mufaico (i) d Andrea Tafi, che fu nei me- Andrea ecce!*defimi tempi, furono ammirate, ed egli perciò tenuto ec- lente in mufai-celiente anzi divino, non penfando que popoli, non ufi a c9vedere altro, che in cotale arte meglio operar fi potefTe.Ma di vero non elfendo egli il più valente uomo del Mon-do , confiderato, che il mufaico per la lunga vita, era piùche tutte V altre pitture (limato, fé n* andò da Firenze aVenezia, dove alcuni pittori Greci lavoravano in S. Marcodi mufaico ; e con effi pigliando dimeftichezza , con pre-ghi, con danari, e con promefiè operò di maniera , chea Firenze conduflè maeftro Apollonio pittore Greco , ilquale gì infegnò a cuocere i .vetri del mufaico, e far Ioftuceo per,

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