D’ordine dell’Illustriss. I.C.C. Sig. Capitano di Giustizia del Stato di Milano per esequutione di lettere patenti del Senato Eccellentissimo sopra Supplica sportali dal Coonf., Comunità, & Huomini della Terra di Esino inferiore della Valsasina Ducato di Milano, che sono del tenor seguente.

CAROLUS SECUNDUS. Dilecte noster. Visis occlusis precibus Communitatis Exini Inferioris, mandamus vobis, ut publico Edicto iusso nostro in locis opportunis promulgando prohibeatis ne quis audeat per se, vel suas bestias damnum ullum quoquo modo inferred in pratis, Insulis, arboribus, pascuis, et alijs proprys ipsius Communitatis Supplicantis bonis cuiuscumque generis sint tam praesentibus, quam futuris, nec aquas deviare, in eisvepisscari, vel ipsas devastare sub paean aureorum decem pro qualibet persona, et quinque pro qualibet bestia damnum dante qualibet vice applicand, pro medietate Fisco nostro, et pro alteramedietate ipsi Supplicanti ultra paenas statutarias, et damni refectionem, de quibus credatur Campario ab eadem Communitate Supplicante deputando cum iuramento, ac Testi fide digno. Mediolani die 23 Septembris 1688,

Signat Cossa pro Egr. Arbona, et sigillat. etc.

Atergo Egr. I.C. Capitaneo Iustitia Mediolani nostro dilecto.

Così instando detti Conf., Comunità, & Huomini, & cadaun di loro salve le loro ragioni si fa publica Grida, Editto, & Comandamento, à qualsisia persona, d’ogni grado e conditione nessuno eccettuato, che non ardisca ne per se, ne per mezzo di altre persone, famigliari, o servitori dare, ne apportare alcun danno in qualsivoglia modo; à beni de particolari della detta Comunità, prati, Campi, pascoli, selve, & garzade, acque, arbori, strade, & qualsivoglia beni, effetti, e ragioni proprie de sudinstanti, & di…..o, tanto presenti, come future, ne meno ardisca far altra novità, ne i………tù, ne in ….for… guastare, o deteriorare li sudetti beni, o pur inger….uero frutti de medemi sotto pena di scudi dieci per qualunque persona che contravverrà, & di scudi cinque per ogni bestia bovina che dannneggiarà, e tutte le volte che occorrerà, & rispetto alle bestie minute, cioè capre, & pecore sotto pena de scudi due d’applicarsi per mettà alla Camera Regia, & per l’altra à chi havrà patito il danno, oltre la reffettione delle spese, e danni, rispetto à quali contraventioni, e danni si crederà al Camparo, da deputarsi, & ad’un testimonio degno di fede col loro giuramento.

Et di più ordina detto Sig. Capitano, che la presente s’affigga nella Piazza & altri luoghi delle Terre convicine, & dove farà bisogno, perché nessuno possi pretendere, né allegar ignoranza per essimersi dalle sudete pene, all’essattione de quali si procederà irremissibilmente. Dat. In Milano à 23 Settembre 1688.