File:Arnolfo di cambio, madonna della natività e due angeli adoranti, 1296-1302 ca.JPG

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Arnolfo di Cambio: Madonna della Natività and two adoring angels  wikidata:Q3842671 reasonator:Q3842671
Artist
Arnolfo di Cambio  (1240–1302)  wikidata:Q315249 q:it:Arnolfo di Cambio
 
Arnolfo di Cambio
Alternative names
Arnolfo Fiorentino; Arnolphus de Colle; Arnolfo Di Cambio; Arnolfo di Lapo; Arnolfo; di Cambio Arnolfo; Arnolfo di Firenze
Description architect and sculptor
Date of birth/death circa 1240
date QS:P,+1240-00-00T00:00:00Z/9,P1480,Q5727902
1302 or 1310
Location of birth/death Colle di Val d'Elsa in Tuscany Florence
Authority file
artist QS:P170,Q315249
image of artwork listed in title parameter on this page
Title
Madonna della Natività and two adoring angels
label QS:Lde,"Madonna della Natività und zwei anbetende Engel"
label QS:Len,"Madonna della Natività and two adoring angels"
label QS:Lit,"Madonna della Natività con angeli adoranti"
label QS:Lfr,"Vierge de la Nativité et deux anges"
label QS:Lnl,"Madonna della Natività en engelen"
Part of Q119842320 Edit this at Wikidata
Object type marble sculpture Edit this at Wikidata
Description
Deutsch: vom Bogenfeld des südlichen Seitenportals der Florentiner Domfassade, wurden am Ende des letzten Weltkrieges durch einen Brand im Berliner Friedrichshainbunker schwer beschädigt. Die erhalten Bruchstücke kamen nach der Obergabe der Kunstwerke durch die Sowjetunion 1958 wieder in die Staatlichen Museen
Italiano: Il gruppo scultoreo in marmo raffigura Maria reclinata su un giaciglio dopo il parto con ai lati due angeli. La scena è completata da un frammento in altorilievo raffigurante un gregge di pecore e buoi al pascolo. Le statue ornavano la lunetta del portale sinistro della facciata medievale della Cattedrale, dedicata a Maria. Nella scena, ambientata in una stalla, erano raffigurati Maria, che appare stanca dopo il parto, Giuseppe, suo sposo, e il neonato Gesù, mentre sullo sfondo erano scolpite le teste del bue e dell’asinello. Il rilievo con il gregge di animali al pascolo doveva essere completato dalle figure dei pastori e dell’angelo che portava l’annuncio della nascita di Cristo. I due angeli superstiti, in adorazione, si trovavano in alto, ai lati della scena. Le sculture erano pensate per essere viste dal basso, posizione dalla quale all'osservatore apparivano a tutto tondo.
I due angeli furono pubblicati per la prima volta dallo Georg Swarzenski che li vide nella collezione Stefano Bardini e li attribuì ad un allievo fiorentino di Arnolfo. La Frida Schottmüller, per prima, ne identificò la provenienza dal portale sinistro del duomo realizzato nell'ambito dei lavori di costruzione e decorazione della facciata della cattedrale diretti da Arnolfo di Cambio. Anche il Harald Keller ritenne le opere di un aiuto arnolfiano e notò 'affinita' tra la testa dell'angelo a sinistra e quella dell'angelo a destra nella tomba romana di Bonifacio VIII. Le lievi differenze stilistiche tra i due angeli, già evidenziate dal Salmi, sembrano dovute alla presenza di due mani diverse. All'autore dell'angelo di destra Salmi attribuisce anche una testa virile da lui rintracciata al museo archeologico di Firenze. Tale differenza di mani è stata ribadita anche recentemente nel catalogo della mostra fiorentina da E. Neri Lusanna. Un accostamento ad Arnolfo non è per tutti gli studiosi scontato: il Weinberger li riteneva opera della bottega dei Talenti, la Romanini non li inserisce tra le opere autografe di Arnolfo. Carli non vi vede assolutamente l'intervento diretto di Arnolfo. Per la Pomarici i due angeli non sembrano da ricollegare al complesso decorativo della facciata del Duomo. I due angeli che si trovavano nei pennacchi della lunetta del portale a sinistra della facciata del duomo, furono rimossi insieme alle altre statue nel 1588 e se ne persero le tracce. Secondo la Neri Lusanna sembra di poterli identificare in due angeli raffigurati nella parte tergale del presbiterio della badia di S. Anna presso gli Orti Oricellari in una stampa di Emilio Burci del 1832. E' probabile che da questa proprietà li abbia acquistati il Bardini che successivamente li donò, insieme ai due angeli volanti al Museo del Bargello. Nel 1936, come si evince dalla documentazione conservata presso l'Archivio dell'Opera, i due angeli passarono in deposito al Museo dell'Opera del Duomo.
Depicted people
Date between 1296 and 1300
date QS:P571,+1500-00-00T00:00:00Z/6,P1319,+1296-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1300-00-00T00:00:00Z/9
Medium marble
medium QS:P186,Q40861
Dimensions height: 60 cm (23.6 in) Edit this at Wikidata; width: 125 cm (49.2 in) Edit this at Wikidata
dimensions QS:P2048,+60U174728
dimensions QS:P2049,+125U174728
institution QS:P195,Q1200696
References

Photograph

Date
Source Own work
Author Sailko
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