File:Planimetro polare, Filotecnica Salmoiraghi, Milano, 1955 - 1964 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg

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Description
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta

luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di topografia

firma: Filotecnica Salmoiraghi, Milano

data: 1955 - 1964

materia e tecnica: metallo, plastica e vetro sagomati

misure (unità: mm): Altezza: 31 - Larghezza: 63 - Lunghezza: 405

Oggetto: E' costituito da una massa circolare che funge da perno del polo fisso e da una parte mobile che reca i meccanismi per il puntamento delle curve e per il computo delle aree. Il perno ha forma cilindrica schiacciata, modanata sulla superficie laterale da un listello sporgente (sui cui sono fissate tre viti) e da uno concavo. La base inferiore ha tre fori, disposti a 120°, da cui fuoriescono punte metalliche utili ad ancorare la massa (che costituisce il polo) al foglio su cui è riportato il disegno. Un quarto foro è in corrispondenza del vano che ospita il perno dell'asta mobile. La superficie superiore, oltre alle estremità dei fori descritti, reca un incavo, disposto diametralmente, profondo circa la metà dell'altezza del polo ed appena slargato ad una estremità. La parte mobile dello strumento è costituita da due parti: una leva di collegamento e l'equipaggio di rilevazione e di calcolo. La leva di collegamento è una sottile asta cilindrica, piegata ad angolo retto arrotondato alle due estremità; queste terminano ciascuna con una sezione conica dalla punta arrotondata a forma sferica, così da fungere da perno liscio per le rotazioni. L'equipaggio di rilevamento e calcolo è costituito da un puntatore, da una asta graduata e dal corpo del meccanismo di calcolo. Il puntatore è costituto da un ampio bulbo in plastica rifrangente lavorata che funge da lente d'ingrandimento. Al centro è un piccolo rilievo circolare che funge da centro e da mirino per seguire le linee di contorno delle superfici da calcolare. Il bulbo ha un allargamento a disco circolare con superficie laterale listellata ed è stretto, mediante una vite, in un supporto in plastica collegato all'asta graduata metallica, a sezione rettangolare (che serve da moltiplicatore di scala). L'asta funge da collegamento tra il centro della lente (origine della graduazione dell'asta) e il corpo del meccanismo di calcolo. La graduazione, compresa tra 3,5 e 15, reca divisioni principali ogni 2 cm, valori indicati ogni unità, suddivisioni ogni 4 mm. L'asta può scorrere a frizione nel corpo del meccanismo se viene sbloccata una leva, comandata da una grande vite a testa circolare in plastica, posta sulla superficie laterale del corpo del meccanismo stesso. Il corpo del planimetro ha forma cilindrica piatta, con un taglio rettilineo (secondo una corda parallela all'incavo di inserimento dell'asta graduata) da un lato. Questo lato ospita la leva che disabilita le rotazioni dei meccanismi di calcolo ed il perno di rotazione del dispositivo oculare microscopico della graduazione posta sulla ruota cilindrica e del relativo nonio. Poco più dentro è un cilindro metallico (apribile alle estremità grazie alla chiusura a vite) che ospita le molle del meccanismo. La superficie inferiore del corpo reca a vista le viti di aggancio e gli incavi dei meccanismi ed un pomello metallico sferico, che facilita lo scorrimento sulla superficie del foglio. La superficie superiore ospita l'incavo dell'asta graduata su cui funge da indice lo zero della graduazione del nonio incisa sullo sgancio dell'incavo stesso, con valori indicati 0-5-10, compresi nell'intervallo 0-10, divisioni principali all'unità, suddivisioni alla metà dell'unità. Appena oltre l'incavo dell'asta graduata è il foro per inserire l'estremità della leva di collegamento al polo. Dalla parte opposta, dentro ad un dispositivo sferico lavorato in modo da ingrandire le immagini interne, è il disco circolare (disposto con la superficie parallela alla base superiore del meccanismo) che funge da graduazione principale, con valori indicati tra 0 e 9; un piccolo puntino cavo nella superficie laterale del guscio ingranditore funge da indice. La lettura delle frazioni di giro avviene mediante le divisioni secondarie che sono su una ruota cilindrica graduata, mobile, di intervallo 0-9, divisioni principali e valori ogni unità, divisioni secondarie alla mezza unità e suddivisioni al decimo di unità. L'indice è su un disco vicino.

funzione: Calcolo aree di superfici allungate su rilievi e progetti topografici.

modalità d'uso: Si utilizza facendo scorrere il puntale segnatoio lungo il perimetro delle superficie di cui si vuole calcolare l'area ed effettuando le letture
Date
Source Own work
Author MuMiCaserta
Camera location41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E Kartographer map based on OpenStreetMap.View this and other nearby images on: OpenStreetMapinfo

Osservazioni: Il modello cosiddetto polare si basa sul principio di rotazione di meccanismi e ruote graduate. Seguendo con la guida il perimetro della superficie d'interesse, si ottiene il valore dell'area. La datazione è stata ricavata dalla data del collaudo, scritta sull'etichetta, ritrovata però nella custodia dell'altro planimetro Filotecnica presente nella collezione. Che l'etichetta non fosse pertinente quel planimetro qui schedato è evidente per i seguenti incontrovertibili elementi: 1) sul corpo dell'altro planimetro conservato è chiaramente inciso il numero di matricola "N. 124629"; 2) sulla custodia è presente una etichetta di inventario con la specifica del tipo di planimetro; 3) nella custodia è una etichetta dettagliata con i valori di taratura del planimetro e la firma del collaudatore. L'etichetta riporta chiaramente il numero di matricola del planimetro "124269"; 4) l'etichetta era inserita ma in modo da piegarne parzialmente i bordi in un vano rettangolare del fondo della custodia, vano più piccolo delle dimensioni dell'etichetta; 5) la faccia posteriore dell'etichetta conserva tracce di colla simili a quelle presenti all'interno della custodia qui schedata. La datazione proposta è motivata dall'etichetta di taratura del planimetro presente all'interno della custodia recante, tra l'altro, la data del collaudo, 20/4/55. Probabilmente già acquistato ed in possesso dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro", all'atto della nascita per gemmazione da questo del "Buonarroti" pervenne nel sito attuale. Per un errore materiale di trascrizione, nel catalogo del Museo, pubblicato nel 2004, la datazione è invertita con quella dell'altro planimetro Filotecnica.

Bibliografia: P. Di Lorenzo, Catalogo del Museo Michelangelo, in Il Museo Michelangelo: gli strumenti e i modelli per la topografia: tradizione, innovazione, didattica, a cura di Pietro Di Lorenzo e Maria Rosaria Iacono, Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, Caserta, 2004.

https://www.academia.edu/3337977/Il_Museo_Michelangelo_gli_strumenti_e_i_modelli_per_la_topografia_tradizione_innovazione_didattica._Catalogo_del_Museo

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