File:Televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, da tavolo, a valvole - Museo scienza tecnologia Milano 12401 02.jpg

Original file(1,280 × 853 pixels, file size: 605 KB, MIME type: image/jpeg)

Captions

Captions

Add a one-line explanation of what this file represents
televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, da tavolo, a valvole - Phonola - FIMI Modello TV - 2121.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Phonola SA, FIMI (progettista/ costruttore)
Title
televisore CRT, bianco e nero, 21 pollici, da tavolo, a valvole - Phonola - FIMI Modello TV - 2121.
Description
Italiano: Televisore in legno con profili arrotondati. La parete frontale è quasi completamente occupata dallo schermo 21 pollici del cinescopio Sotto allo schermo, sporgenti solo parzialmente, si hanno 7 comandi (mancano però due rotelle) per la regolazione di volume, amplificazione verticale, sincronizzazione verticale, sincronizzazione orizzontale, luminosità, linear. verticale, contrasto Su un lato si ha l'interruttore di accensione e una manopola rotta in ebanite per la selezione dei canali (da 1 a 9). Sui due lati sono presenti due feritoie in legno, dietro alle quali sono collocati gli altoparlanti Il retro è costituito da un pannello forato per l'aerazione e sono presenti i connettori elettrici per altoparlanti supplementari, antenna, cavo di alimentazione. All'interno si ha il circuito supereterodina costituito da 23 valvole con cinescopio sferico elettrostatico con deflessione a 90° e due altoparlanti Il televisore poggia su un carrello portatelevisore con rotelle e piano d'appoggio intermedio.
Funzione

Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero Preselezione di 9 canali VHF.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. In Italia tra il 1952 e il 1954 la RAI, concessionaria esclusiva dei servizi di radiodiffusione e televisione, trasmette regolarmente anche se in via sperimentale. Nel 1954 si ha l'inaugurazione ufficiale della televisione italiana. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente.
Date between 1960 and 1962
date QS:P571,+1960-00-00T00:00:00Z/8,P1319,+1960-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1962-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo
Dimensions height: 50 cm (19.6 in); width: 57 cm (22.4 in)
dimensions QS:P2048,50U174728
dimensions QS:P2049,57U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
12401
Object history Costantico, Corrado
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Enciclopedia Televisione (2008) Enciclopedia della Televisione, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
(Reusing this file)
w:en:Creative Commons
attribution share alike
This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
You are free:
  • to share – to copy, distribute and transmit the work
  • to remix – to adapt the work
Under the following conditions:
  • attribution – You must give appropriate credit, provide a link to the license, and indicate if changes were made. You may do so in any reasonable manner, but not in any way that suggests the licensor endorses you or your use.
  • share alike – If you remix, transform, or build upon the material, you must distribute your contributions under the same or compatible license as the original.

File history

Click on a date/time to view the file as it appeared at that time.

Date/TimeThumbnailDimensionsUserComment
current13:29, 21 May 2016Thumbnail for version as of 13:29, 21 May 20161,280 × 853 (605 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Brenni, Paolo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = progettista/ costruttore | MIS1T = ca. | AUT1N = Phonola SA, FIMI | CMPD = 2010 | IN...