File:Televisore CRT, bianco e nero, 23 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Museo scienza tecnologia Milano 14975 01.jpg

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televisore CRT, bianco e nero, 23 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Brionvega Yades 23".   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Brionvega S.a.S. (costruttore/ produttore), Zanuso Marco (designer), Sapper Richard (designer)
Title
televisore CRT, bianco e nero, 23 pollici, da tavolo, a valvole e transistor - Brionvega Yades 23".
Description
Italiano: Mobile in legno verniciato a poliestere con facce leggermente bombate e base in legno separata dal resto del mobile che contiene i comandi d'uso. Lo schermo del cinescopio occupa tutta la parte superiore ed è tenuto in posizione da quattro sbarrette in metallo poste ai vertici. Il cinescopio è di tipo bonded sheld - velvetone, da 23 pollici con angolo di deflessione da 110° I comandi constano in due rotelle per la selezione dei due programmi (1 e 2) e due per la regolazione di contrasto e luminosità. Tra le rotelle si ha una tastiera (tipo pianoforte) di cinque tasti bianchi rettangolari con le indicazioni I, E, T, S, P Il retro è in plastica nera forata per l'aerazione Sul retro si trovano un selettore per i canali VHF da A ad H e una manopola per i canali UHF da 5 a 35. SI hanno inoltre le viti per la regolazione di linearità orizzontale superiore inferiore, ampiezza verticale e orizzontale, fuoco, frequenza orizzontale, sensibilità, controllo automatico, cancellazione righe e regolazione fine della sintonia automatica, un cambia tensione. Dal retro fuoriesce il cavo per il collegamento alla rete elettrica All'interno si ha un circuito a valvole (16) e due transistor (il gruppo UHF è a transistor), diodi a cristallo (7), due raddrizzatori metallici, una fotocellula (funzioni di valvole: 38), il cinescopio, l'altoparlante ellittico frontale.
Funzione

Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero Riceveva 8 canali VHF e UHF (sintonia automatica) Con regolazione automatica della luminosità e del contrasto e stabilizzazione elettronica delle dimensioni dell'immagine.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente. Altro grande passo avanti di questi anni sarà la nascita della televisione a colori Il primo modello di televisore a transitor fu della Sony nel 1959. Il primo televisore a transitor in Europa si ebbe nel 1962 su progetto di Marco Zanuso e Richard Sapper per la Brionvega, era il Doney 14, vincitore del Compasso d'Oro Sempre della coppia Zanuso/Sapper è anche questo modello Yades 23" del 1962 (e modelli successivi con piccole modifiche). Prezzo di listino ANIE dell'epoca: Lire 290.000 Questo modello era concepito come un oggetto d'arredamento dalla forma inusuale. Era un apparecchio tecnologicamente molto all'vanguardia con schermo non riflettente, automaticità sui programmi e il contrasto delle immagini in rapporto luce-ambiente, circuito a transistor e altoparlanti ad alta fedeltà Nella seconda metà degli anni '70 si ebbe un altro passo avanti sia nel modo di rapportarsi con la TV a causa della diffusione del telecomando, sia per questioni tecniche grazie all'avvento della microelettronica La Brionvega fu tra le aziende italiane più all'avanguardia in questi anni '60/ '80, grazie anche ai numerosi designer che collaboravano con l'azienda.
Date between 1964 and 1966
date QS:P571,+1964-00-00T00:00:00Z/8,P1319,+1964-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1966-00-00T00:00:00Z/9
Medium plastica
Dimensions height: 56 cm (22 in); width: 59 cm (23.2 in)
dimensions QS:P2048,56U174728
dimensions QS:P2049,59U174728
Weight: 335 kg (743.90 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
14975
Object history Società Aros
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
  • Spazio '900 Modernariato&Design (2001) Il design di Brionvega/ The design of Brionvega, Milan
  • Carugati D.G.R. (2003) BRIONVEGA progetto l'emozione, Milan
  • Enciclopedia Televisione (2008) Enciclopedia della Televisione, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current13:32, 21 May 2016Thumbnail for version as of 13:32, 21 May 20161,280 × 870 (682 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | BIB3D = 2001 | RSR1 = Brenni, Paolo | NSC = L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completament...