Welcome to Wikimedia Commons, Strumet.polimi!

-- Wikimedia Commons Welcome (talk) 14:36, 14 June 2012 (UTC)Reply

Ci serve un ticket per lo studio BBPR edit

Ciao, ho visto il meraviglioso lavoro che hai fatto con la Category:Technical drawings of museums of Castello Sforzesco (Milan), assolutamente splendido e utile. C'è però un problema: per tenere i disegni tecnici che hai caricato ci serve un ticket (autorizzazione) dellos tudio BBPR da riportare nella scheda di ogni immagine, in quanto un'opera svolta nel 1953 è coperta da proprietà intellettuale, e ciò si applica anche ai disegni progettuali di uno studio di architettura. E' perciò necessario specificare a quale titolo siano entrati nel pubblico dominio, se per donazione (e se è lo Studio stesso a donarli al pubblico dominio tramite Commons, occorre una donazione esplicita) o se per altre motivazioni. Ciò occorre unicamente per i disegni tecnici: immagino che il rendering 3d sia opera tua in quanto nel 1953 non esisteva, ma allora va specificato. Per le tue foto, invece, è sufficiente la licenza che hai indicato. Ti ringrazio in anticipo. E sì, le leggi sulla cosiddetta "proprietà intellettuale" hanno reso impossibile il lavoro a tutti. Diretti interessati compresi. --User:G.dallorto (talk) 10:39, 1 January 2013 (UTC)Reply

Ciao, scusa se ti rispondo solo adesso. Prima di far realizzare ai miei studenti (vedi a tal proposito http://it.wikipedia.org/wiki/Discussioni_progetto:Milano#Riordino_dei_musei_del_Castello_Sforzesco_.28BBPR.29) il lavoro sull'allestimento museale del Castello Sforzesco ho naturalmente ragionato sulla questione della proprietà intellettuale. Per questo ho cercato di condurre il lavoro in modo da pubblicare solo materiale prodotto all'interno del corso (disegni, modelli 3d, fotografie). I disegni, infatti sono il frutto di un vero rilievo realizzato dagli studenti e non una copia dei disegni del progetto originale. Si tratta quindi di un lavoro originale, con carattere funzionale (rilievo architettonico) e non dovrebbe dunque rientrare tra "le opere dell'ingegno di carattere creativo" (progetto d'architettura) protette dalla legge del 1941.
Spero, dunque, che gli sforzi dei ragazzi non vengano vanificati e che questo sapere reso disponibile non venga cancellato solo perché la nostra legge sul copyright è talmente vaga (vedi la questione Freedom of Panorama) da poter essere interpretata in modo da impedire qualsiasi pubblicazione.Strumet.polimi (talk) 12:53, 5 February 2013 (UTC)Reply
Le risposte si mettono sulla pagina del mittente, che verrà avvisato, come è successo a te, che c'è un nuovo messaggio per lui.
Per quel che riguarda i disegni, esiste il concetto di "opera derivata". Se un quadro è di Picasso io non posso pubblicarlo per motivi di proprietà intellettuale, ma se anche un tuo allievo ne fa una copia fedele al millimetro, non è che la proprietà intellettuale venga trasferita a lui... resta di Picasso, in quanto l'opera dell'ingegno è di Picasso. Anzi, la legge esiste esattamente allo scopo di IMPEDIRE le copie non autorizzate... Il quadro di Picasso potrebbe andare distrutto, ma egualmente le foto superstiti del quadro distrutto non possono essere riprodotte senza permesso. Quel che è protetta è l'idea in quanto tale...
Dunque l'"opera dell'ingegno di carattere creativo" nel nostro caso non è il disegno esecutivo fatto dallo studio in origine, bensì l'allestimento stesso: il disegno tecnico illustrativo è solo un appunto visivo per la sua esecuzione... Tuttavia il caso che mi presenti (il disegno è stato fatto ex novo e non è una copia del disegno originale) tutto sommato potrebbe rientrare nel caso della fotografia della stanza del museo. Non saprei dirlo, occorrerebbe aprire un dibattito al "bar", ma in questo caso, nel dubbio mi asterrò ed amen. Ho pieni i coglioni di tutte ste bubbole sulla proprietà intellettuale.
Purtroppo la legge italiana non è affatto "vaga", anzi è micidialmente assassina della libertà intellettuale.
Ad ogni modo, visto che sei un docente, ti chiedo la cortesia di informarti sullo status legale di un rilievo architettonico di un progetto già in essere. E' il primo caso che mi si presenta, e non saprei a chi chiedere io. Magari fra i tuoi colleghi ne trovi qualcuno che abbia familiartià col problema. Ma se preferisci possiamo aprire una discussione al bar (in inglese) chiedendo agli altri se ne sanno qualcosa.
Ciao, buon lavoro. --User:G.dallorto (talk) 23:45, 6 February 2013 (UTC)Reply
Mi scrivi che la proprietà intellettuale potrebbe fare capo a: "i progettisti, i committenti che hanno pagato per la realizzazione dell'opera, gli eventuali autori del restauro dell'opera". No tranquillo, la proprità intellettuale appartiene solo al progettista, a meno che non l'abbia ceduta o deliberatamente posta nel Pubblico Dominio, come è suo diritto fare (ma nessuno ovviamente fa mai). E se il restauratore ha stravolto il progetto originale di un'opera non nel pubblico dominio, questo non è un diritto ma un torto. Come immagino saprai, ci sono stati processi in cui il progettista si è opposto in tribunale a modifiche dell'edificio da lui progettato, iniziate dal proprietario e committente, che sono state vinte dal progettista.
Il proprietario di un'opera d'arte è il detentore del mero possesso, la proprietà intellettuale resta all'arista e ai suoi eredi per 70 anni dopo la morte. Se tu possiedi un quadro di Picasso, se vuoi farne una cartolina devi chiedere il permesso a Paloma Picasso, tu possiedi solo l'oggetto, non il "concetto" che incarna. La proprietà intellettuale della ristrutturaizone della Stazione di Cadorna è degli eredi di Gae Aulenti, a meno che le Ferrovie Nord non l'abbiano comprata assieme al progetto (ma in Italia la cessione assoluta della prporietà intellettuale non è concessa). Questa è la legge. Dici che è idiota? Chissà com'è, ma non sei il primo a dirlo... Questo è quello che succede quando si cede alle lobbies degli architetti & x. :-) --User:G.dallorto (talk) 11:43, 8 February 2013 (UTC)Reply