File:Altimetro tascabile, WL, 1955 - 1963 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg
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editDescriptionAltimetro tascabile, WL, 1955 - 1963 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg |
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta
luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di topografia firma: WL data: 1955 - 1963 materia e tecnica: metallo e vetro sagomati misure (unità: mm): Altezza: 16 - Larghezza: 51 - Lunghezza: 70 Oggetto: Lo strumento è costituito da un disco metallico, ermeticamente chiuso, con una parete sensibile che funge da rilevatore della pressione atmosferica, e da un ago mobile, indicatore della pressione misurata. Può essere sostenuto da una catena o da un filo mediante un anello parzialmente mobile, ancorato al fianco dello strumento per mezzo di un cilindro sostenuto da due listelli e un guscio. La cassa dello strumento è costituita da una parte cilindrica centrale, limitata da due tori listellati. Un sottilissimo listello ed una scozia sorreggono in vetro del quadrante. Il quadrante è circolare e reca un sottile ago destinato incernierato al centro, mobile. Esso ruota rispetto al fondo del quadrante sulla cui circonferenza perimetrale è incisa la graduazione, antioraria, in centimetri di mercurio (cm Hg), tra i valori 39 e 79. La graduazione principale è ogni 10 cm Hg con valori indicati ogni centimetro pari, la suddivisione, più esterna, è ogni due cmHg. La graduazione non ha divisioni e suddivisioni equispaziate perché il principio di trasduzione meccanica della pressione in angoli di rotazione non è lineare. Una altra graduazione, oraria, con l'indicazione "MET" (metri), con valori compresi tra 0 e 5000, divisioni principali ogni 100 metri e suddivisioni, più interne, ogni 50 m, è su una corona circolare più esterna, sempre al di sotto del vetro del quadrante e ruotante agendo sul toro listellato più prossimo al quadrante stesso. Anche questa graduazione non è equispaziata, essendo non lineare la legge di variazione della quota rispetto alla variazione di pressione atmosferica misurata. Dal toro listellato più prossimo al fondo dello strumento si raggiunge il fondo stesso mediante un sottilissimo listello, una scozia e un guscio. Sul fondo, piatto, è un piccolo foro recante sul fondo la vite per aprire la parte sigillata dello strumento, contenente la scatola sensibile. funzione: misura dei dislivelli . modalità d'uso: Si tara lo strumento sulla pressione barometrica atmosferica del punto di quota nota, posizionando l'indice sullo zero; raggiunto il punto di quota sconosciuta e di cui si vuole stimare l'altezza sul livello medio marino, si effettua la lettura della pressione o direttamente, del dislivello in metri (mediante opportune formule di correzione). |
Date | |
Source | Own work |
Author | MuMiCaserta |
Camera location | 41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E | View this and other nearby images on: OpenStreetMap | 41.079081; 14.342465 |
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Osservazioni: L'altimetro, tarato in modo opportuno, può essere utilizzato per la livellazione barometrica, sfruttando il principio che la pressione atmosferica terrestre diminuisce, secondo una legge nota (ma non lineare), all'aumentare della quota. Anche se con approssimazioni piuttosto grossolane (dalla decina al centinaio di metri) questo principio fisico consente la possibilità di realizzare livellazioni in luoghi molto distanti tra loro e non visibili reciprocamente. Il principio di trasduzione applicato in questa tipologia è quello aneroide od olosterico (a volume costante). Lo strumento non risulta citato neanche nella minuta (scritta con una macchina da scrivere su carta intestata dell'Istituto) di presa di consegna degli strumenti, datata 5 febbraio 1951 e firmata dal titolare della cattedra di topografia dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro", Prof. Ing. Giuseppe Marchitto, e dall'Assistente Tecnico-Pratico geom. Agostino Russo. La minuta, ritrovata tra la documentazione amministrativa conservata nell'Archivio Storico dell'Istituto, riporta l'elenco sintetico degli strumenti presenti nel gabinetto di topografia, affiancati dal numero di inventario generale. Agli strumenti già presenti ed inventariati a quella data, l'elenco aggiunge il "materiale non ancora inventariato in quanto abbisogna di essere prima revisionato e messo in piena efficienza". Però reca un numero di inventario molto basso, il che indica un ingresso coevo a tutti gli altri strumenti "antichi" dell'Istituto. La datazione più probabile è quindi tra il 1955 e il 1963 ma è proposta con formula dubitativa. Non è stata individuata la ditta indicata dal marchio e dal monogramma WL posto sul fondo dello strumento. Potrebbe trattarsi di un logo utilizzato dalla WILD per qualche tempo e non documentato negli strumenti di ugual marca (ma tutti molto più recenti) in possesso del Laboratorio e ricercati in bibliografia. Altra ipotesi è che il monogramma si riferisca alla Huet et Cie, Paris, France, che ha usato il monogramma lww.
bibliography: P. Di Lorenzo, Catalogo del Museo Michelangelo, in Il Museo Michelangelo: gli strumenti e i modelli per la topografia: tradizione, innovazione, didattica, a cura di Pietro Di Lorenzo e Maria Rosaria Iacono, Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, Caserta, 2004.
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Camera manufacturer | SONY |
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Camera model | CD MAVICA |
Exposure time | 1/200 sec (0.005) |
F-number | f/2.5 |
ISO speed rating | 100 |
Date and time of data generation | 22:55, 4 August 2003 |
Lens focal length | 21 mm |
Orientation | Normal |
Horizontal resolution | 72 dpi |
Vertical resolution | 72 dpi |
File change date and time | 22:55, 4 August 2003 |
Y and C positioning | Co-sited |
Exposure Program | Aperture priority |
Exif version | 2.1 |
Date and time of digitizing | 22:55, 4 August 2003 |
Meaning of each component |
|
Image compression mode | 2 |
APEX exposure bias | 0 |
Maximum land aperture | 2 APEX (f/2) |
Metering mode | Spot |
Light source | Unknown |
Flash | Flash did not fire |
Supported Flashpix version | 1 |
Color space | sRGB |
File source | Digital still camera |
Scene type | A directly photographed image |