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Title: Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi
Year: 1592 (1590s)
Authors: Cartari, Vincenzo, b. ca. 1500 Zaltieri, Bolognino, fl. 1555-1576 Zaltieri, Marcantonio
Subjects: Mythology, Classical
Publisher: In Venetia : Presso Marc' Antonio Zaltieri
Contributing Library: Duke University Libraries
Digitizing Sponsor: Duke University Libraries

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arà male il dirla, oue facilmétc fi potrebbe mara-uigliare alcuno, che fia data lafta à Giunone Dea pacifica , dequieta. Ma non fu però fempre tale: anzi alle uolte fi è inoltra-ta molto terribile,^ feroce, come quando à tutte fue forze uo-leua aiutare i Greci contra i Troiani, 5c hebbe ardire di andarein battaglia inficme con Minerua,come conta Ho mero, il qua-le così dipinge il fuo carro,pcrche à quetempi i Capitani, et lepiù fegnalate perfone combatreuano hi carro. Era di ferroquellegno,che a trauerfo lo lofteniua : le ruote erano di rame,& haucuano otto raggi limili, mai cerchi, chelor uanno din-torno erano doro cinti di fopra di rame, & era circondato diargento quel corpo onde ufeiuano elfi raggi. Di fopra poi,oue ftaua la Dea, era una Cede fatta con correggie doro, et diargento ; il temone era di argento, il giogo doro,et parimentedi oro erano gli ornamenti dei caualli; perche fé bene altreuolte C\ faccua tirare Giunone da gli uccelli, allhora le faceua- S 2 no
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DE GLI ANTICHI. r4i no dibifogno i caualli. Et Virgilio medefi ma mente à cortei dàil carro,&: larmc,quando dice, chella così uoleua bene à Car-thaginc,chc quiui tcneua il ilio carro, & larmi. Adunque nonha da parer male ad alcuna, chea Giunone anchora detterogli antichi lhafta, ne che io ragionando di lei dica perche fof-lero date le hafte alle ftatoe de 1 Dei, fecondo che Giuftinanerende la ragionc,ilquale dice; che già neprimi tempi i Re portauano vna hafta in vece del Diadema, & della infegna regale^& che allhora nel principio del mondo, gli huomini non ha-ocuano altre ftatoe de ìDqì, che le hafte, <3cperciò à quefte fiìnchinauano,& le adorauano riuerentemente. Ma poi che informa humana cominciarono a fare gli Dei, non più le hafte,ma le ftatoe adorarono ; nondimeno per feruare pur^ancho lamemoria della religione antica,aggiunfero poi le hafte alli di-nini fimulacri. Quando Anchife apprclfo di Virgilio moftraad Eneala fuaprogenie,cheha da venire,c

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