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Title: Le imagini de i dei de gli antichi : nelle qvali si contengono gl' idoli, i riti, le cerimonie, & altre cose appartenenti alla religione de gli antichi
Year: 1592 (1590s)
Authors: Cartari, Vincenzo, b. ca. 1500 Zaltieri, Bolognino, fl. 1555-1576 Zaltieri, Marcantonio
Subjects: Mythology, Classical
Publisher: In Venetia : Presso Marc' Antonio Zaltieri
Contributing Library: Duke University Libraries
Digitizing Sponsor: Duke University Libraries

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ente quiui, ma ancho negli altri fuoi tempii, che le tenefre unire fempre co*mariti dicommuneamore ^ & le faceflc liete di nuoua prole, & di bel-la fucceflìone. Siche fu Venere nume communeàtutte lequalità di Donne, le quali, come che foriero forfè più de glialtri obligate a quefta Dea, riconofceuano da lei quali tuttociò, che fuccedeualoro felicemente, egli huomini anchorala ringratiauano di ogni ben fatto, che da quella foife uè mi-to . Onde perche le donne tutte li tagliarono i capelli per far-ne le funi da tirare re machine,che ufauano allhora alfa guei-ra, quando i Romani aflediati da Francefi nel Campidoglioerano alleftremo bifognodi tutte lecoie, quefti liberati dal-rafledio dedicarono,come riferifee Lattantio, un tempio àVenere, oue la fecero Calua ,& coli la chiamarono per me-moria di ciò-, che le donne haueuano fatto à benefìcio publi-co, conciofia che altrimenti lì faccia Venere fempre con bekìi0ìmicapelli* comeladeferiueClaudiano»dicendo : Venere
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446 IMAÒINIDE I ITEI Venere aUhora in bel dorato peggio Stando a compor le -paghe, e bionde chiomeHauea le Grafie intorno ,de le qualiSparge lvna di Tettare foaue1 dorati capegli, e quelli laltraDifende, e fcioglie con leburneo dente,Za ter%a con bel ordine gli annodajCon bianca mano > e in vaghe treccie accoglie. Ne folamente co ri le chiome la fecero gli antichi, ma con.la barba anchora, che una così fatta ftatoa era adorata in Ci-yenere prò per Venere, come rifèrifee Aleflàndro Napolitano, la-co la bar quàledifaccia,ediafpettopareua huomo,mapoi haueua**• intorno uefti di donna. Et Strìda fcriue, che fu fatta la fta- toa di Venere con un pettine in -mano, e con la barba ai ni-fe, perche già uenne alle donne Romanecerto male, checadeuano loro tutti i peli, comeTpeflò anchora intrauieneàtempi nóftri , onde più non era loro bifogno di adoprarpettine: il perche le donne da così brutto male uguagliatefi uotarono a Venere, e con infiniti uoti la pregarono, cheuoleflè pr

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